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©Patou e Herd

Il Patous in Val d'Isère comprensione per una migliore convivenza

Viaggiando per gli alpeggi della Val d’Isère, non è raro imbattersi in grossi cani bianchi che sembrano orsacchiotti… ma non fatevi ingannare: questi cani chiamati patous sono prima di tutto dei guardiani. Il loro compito? Proteggere le mandrie dai predatori, in particolare dal lupo, il cui ritorno sulle montagne è una realtà.

🐾 Che cos'è un patou?

Il patou, conosciuto anche come Montagna dei Pirenei, è un cane da protezione specificamente allevato per vivere nel cuore di un gregge fin dalla tenera età. Il suo ruolo principale è quello di proteggere gli animali domestici dai predatori (lupi, linci, cani randagi, ecc.), sia di giorno che di notte, sia in alpeggi isolati che in prossimità di villaggi. In alcune zone sensibili, sono presenti più cani per rafforzare la sicurezza, in particolare di fronte a branchi di lupi.

Anche se non è aggressivo né pericoloso per natura, il patou ha un istinto di protezione molto sviluppato. Qualsiasi cosa percepisca come un’intrusione o una minaccia per il branco scatena una risposta istintiva.

La parola “patou” viene spesso usata per indicare tutti i cani da protezione del branco, ma in realtà si riferisce a una razza molto specifica: il Cane da montagna dei Pirenei. In Francia, diverse razze svolgono questo ruolo, tra cui il Montagne des Pyrénées, il Berger des Abruzzes, il Berger d’Anatolie e il Cāo de Gado Transmontano.

Dove si può trovare il patous in Val d'Isère?

In Val d’Isère, i patous sono utilizzati principalmente per proteggere le greggi di pecore ma anche di bovini, soprattutto in alcune zone emblematiche della località. Si trovano in particolare: nel settore di Bellevarde, nella zona di Arcelle e intorno al Dôme.

👉 Prima di partire per la vostra passeggiata, ricordatevi di consultare la mappa interattiva “Map Patou”: vi permetterà di individuare le zone in cui sono presenti le mandrie protette dai cani, in modo da adattare il vostro itinerario ed evitare spiacevoli sorprese.

Adottare i riflessi giusti in presenza di patosi

Incontrare un patou può essere impressionante.

Ecco alcuni semplici gesti per una convivenza pacifica:

  • Mantenere la calma e la distanza dal branco.
  • Correre bene intorno agli animali, anche se bloccano il sentiero.
  • Tenere il cane al guinzaglio, anche se è abituato alle montagne.
  • Non toccare il patou, anche se sembra amichevole.
  • Non correre, perché potrebbe essere interpretato come un pericolo.
  • Se si è in bicicletta, scendere dalla bici e camminare a fianco.

Cosa fare con il cane in presenza di un patou?

Prima di qualsiasi incontro, tenete sempre il vostro cane al guinzaglio. Un cane libero può essere visto come un predatore dal patou, il che può provocare una reazione di difesa.

👉 Ma se il patou si avvicina con insistenza, è consigliabile lasciare andare il cane. Questo permette ai due cani di valutarsi naturalmente ed evita di far degenerare la situazione.

🚫 Evitare assolutamente di: tirare il guinzaglio o abbracciare il cane. Il patou potrebbe interpretarlo come un pericolo o una sfida.

Perché è essenziale per la Val d'Isère? la pastorizia è un pilastro della cultura locale

I pascoli di alta montagna sono pascolati ogni estate da greggi di pecore sorvegliate dai pastori e protette dai patou. Questi cani sono alleati essenziali per mantenere l’equilibrio tra fauna selvatica, attività pastorale e affluenza turistica.

Per saperne di più: capire il pastoralismo

La pastorizia è molto più che pascolo. È uno stile di vita ancestrale, un modo di gestire i paesaggi e di mantenere una notevole biodiversità. È anche un’attività minacciata che merita di essere sostenuta.

Esperienze in Val d'Isère

E se le vostre vacanze fossero all’insegna della condivisione, del piacere e della scoperta? Lasciatevi ispirare per realizzare i vostri sogni più selvaggi!